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“La risorsa umana è la componente più rilevante del patrimonio dell’azienda.
Determina la sua capacità di competere sul mercato, ne rappresenta il fattore strategico di sviluppo.
È il suo presente, garanzia del suo futuro”.


    Available courses

    Le Linee Guida (LG) sono documenti che forniscono  raccomandazioni di comportamento clinico

    Sono elaborati mediante un processo di revisione sistematica della letteratura (sinossi: studio che  individua, valuta e sintetizza i dati di studi scientifici allo scopo di offrire risposte esaurienti basate  su dati empirici) e delle opinioni degli esperti con lo scopo, da un lato, di massimizzare i risultati e  le risorse dell’assistenza sanitaria e, dall’altro, di omogeneizzare la prassi clinica in presenza di  situazioni analoghe e di contrastare l’utilizzo di procedure ad efficacia non documentata.

    Le Linee Guida sono prodotte da gruppi multidisciplinari e offrono un’ampia definizione della  buona pratica professionale, essendo basate su analisi, valutazioni e interpretazioni sistematiche  delle prove scientifiche.

    Esse si orientano alla produzione di un risultato lasciando un margine di flessibilità a chi le dovrà  applicare; l’obiettivo è quello di fornire una guida, per i professionisti sanitari e per gli utenti, sulla  scelta di modalità assistenziali più appropriate in determinate situazioni cliniche garantendo  la chiarezza dei percorsi e delle responsabilità.


    Il primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare a una o più persone vittime di un incidente o di un malore, nell’attesa che intervenga un soccorso sanitario qualificato.

    Si definisce “fase terminale” la condizione di una persona affetta non solo da  malattia neoplastica in fase avanzata e progressiva ma anche quella di una  persona affetta da patologia cronico-degenerativa e quindi con prognosi  infausta a breve e medio termine per la presenza di alterazioni irreversibili.


    Il D.lgs. 231/01 introduce nel nostro ordinamento la cosiddetta responsabilità amministrativa conseguente a reato delle persone giuridiche e delle società e delle associazioni anche prive di personalità giuridica (cosiddetti Enti). Una autonoma responsabilità, di natura amministrativa, propria dell’ente qualora sia stato commesso (o tentato) un illecito penale appartenente alla tipologia di reati previsti dal Decreto stesso – i cosiddetti reati presupposto (pertanto non tutti i reati previsti dal Codice Penale) - e tali reati siano commessi a vantaggio o nell’interesse dell’ente. Viene meno un punto fermo dell’ordinamento italiano per il quale risponde degli illeciti in sede penale solo la persona fisica. La responsabilità degli enti si aggiunge a quella delle persone fisiche che li rappresentano e che materialmente hanno realizzato l’illecito nell’interesse o vantaggio dell’ente.

    Il termine "whistleblowing" si riferisce alla pratica di rivelare volontariamente un illecito o un'irregolarità commessi all'interno di un'organizzazione da parte di un individuo, noto come "segnalante" o "whistleblower". Il Whistleblowing ha la finalità di far emergere illeciti di interesse generale di un’organizzazione pubblica o privata da parte di chi lavora o è in contatto con essa nello svolgimento della propria attività.

    OBIETTIVO DEL CORSO, inoltre, è istruire e sensibilizzare il personale sui temi privacy e riservatezza.

    Cos'è l'elettrocardiogramma: caratteristiche e piani di lettura.

    Profili di Responsabilità nell'Assistenza in RSA: chi è l'operatore socio sanitario, competenze, responsabilità, ambiti di autonomia

    Le infezioni correlate alle pratiche assistenziali costituiscono  un problema di sanità pubblica e di qualità dell'assistenza  che richiede l'applicazione di programmi di prevenzione. In  questo contesto è utile istituire un sistema di sorveglianza e  controllo delle infezioni correlate all’assistenza.


    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    "I NUOVI ORIZZONTI PER LA PRESA IN CARICO DEGLI OSPITI"

    MODULO CYBERSECURITY+GDPR

    "L'ASSISTENZA DEL FUTURO OGGI: L'OPERATORE SOCIO-SANITARIO 4.0"

    MODULO CYBERSECURITY+GDPR

    "LE NUOVE PROFESSIONI SANITARIE: DIGITALIZZAZIONE E MANAGEMENT"

    MODULO CYBERSECURITY+GDPR

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Le realtà sociosanitarie  stanno cambiando.

    Evolvono e si trasformano come risposta adattativa alle esigenze sempre più specialistiche degli utenti e dei cittadini.

    L’ evento formativo vuole rappresentare per professionisti e  figure di supporto

    uno stimolo alla crescita  e un riappropriarsi in maniera serena delle proprie responsabilità.

    Le  capacità di gestire lo stress  e le nostre emozioni  sono  competenze  che ogni esercente le professioni sanitarie deve possedere per garantire risultati  assistenziali  eccellenti .

    Questa giornata formativa vuole focalizzarsi sull’elemento cardine  del mutamento dinamico dell’ambiente entro cui le organizzazioni, composte dai diversi professionisti, dalle reti relazionali e dalle azioni comportamentali descritte operano, e di come, attraverso una nuova consapevolezza della professione  devono trasformarsi ed adattarsi per poter  continuare a creare valore e prevenire fenomeni come il burnout.

    La attivazione di riflessioni d’ aula unitamente ad esercitazioni collegiali può rappresentare un valido strumento utile a ridurre incomprensioni, disagi, conflittualità e conoscere ed accompagnare il cambiamento,  i collaboratori  a migliorare la professione svolta ed il  benessere organizzativo nonché  la qualità  delle prestazioni assistenziali offerte.


    L’obiettivo del corso è quello di acquisire le principali conoscenze teorico-pratiche riguardanti:

    • La funzione deglutitoria fisiologica e patologica;

    • La somministrazione di protocolli di screening per l’individuazione dei principali segni di disfagia;

    • Le strategie da mettere in atto con paziente disfagici;

    • L’adeguata gestione in equipe interdisciplinare del paziente disfagico.


    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Chi vive fatica ad accettare la morte, tuttavia deve affrontarla.

    Emozioni umori e sentimenti fanno parte dei vissuti degli ospiti, dei familiari, degli operatori sanitari.

    La relazioni nelle fasi che accompagnano il fine vita tra i professionisti, gli ospiti e familiari rappresentano l’ anima del clima assistenziale capace di alleviare, se orientato a principi etici, emozionali e deontologici, dolore e sofferenze.

    La attivazione di una specifica formazione può oggi rappresentare un valido strumento utile a migliorare vissuti, comunicazioni e comportamenti nelle realtà sociosanitarie, ma anche creare progetti assistenziali idonei ai diversi delicati contesti.

    Il dolore è una esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale( International Association for the Study of Pain)

    La conoscenza e la applicazione di idonee scale di valutazione del dolore possono lenire sofferenze e disagi. .

    La corretta applicazione delle cure palliative è richiamata da  un chiaro orientamento deontologico.

    La relazione d’ aiuto tra professionista e familiari rappresenta l’ anima del clima assistenziale capace di alleviare dolore  e sofferenze.

    La attivazione di una specifica formazione può oggi rappresentare  un valido strumento utile a migliorare  vissuti, comunicazioni e comportamenti ,  ma anche a creare progetti assistenziali e idonee cure palliative ai diversi delicati contesti .


    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare a una o più persone vittime di un incidente o di un malore, nell’attesa che intervenga un soccorso sanitario qualificato.

    • Definizione dei Lesione da da decubito;
    • Anatomia della cute;
    • Cosa causa le lesioni da decubito
    • I decubiti, zone a rischio di Lesioni;
    • Classificazione delle Lesioni da Decubito;
    • Soggetti a rischio e come identificarlo;
    • Misure di prevenzione;
    • Trattamento delle lesioni;
    • Lo Sbrigliamento della necrosi;
    • Tipologie di medicazioni;
    • Responsabilità professionale.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    L’obiettivo del corso è quello di acquisire le principali conoscenze teorico-pratiche riguardanti:

    La funzione deglutitoria fisiologica e patologica;

    La somministrazione di protocolli di screening per l’individuazione dei principali segni di disfagia;

    Le strategie da mettere in atto con paziente disfagici;

    L’adeguata gestione in equipe interdisciplinare del paziente disfagico.

    Col termine modello assistenziale si fa riferimento ad un insieme di regole che controllano il funzionamento dell’organizzazione la quale è direttamente legata alla mission dichiarata da ogni Servizio Infermieristico aziendale. Lo scopo dei modelli assistenziali è quello di sfruttare al massimo le risorse infermieristiche disponibili cercando di garantire la sicurezza e la qualità nelle cure. I modelli variano in termini di schema organizzativo, scopo e contesto in cui vengono applicati. I modelli di organizzazione dell’assistenza infermieristica sono influenzati da: scenario politico della sanità, risposte che l’organizzazione intende dare ai propri pazienti, valore della professione infermieristica (tutti finalizzati a dare una risposta pertinente ai bisogni specifici dei singoli cittadini e della collettività).


    2016-2020: più di 12mila i casi di infortunio in occasione di lavoro  accertati positivamente dall’Inail codificati come violenze, aggressioni, minacce e similari  perpetrate nei confronti del personale sanitario. 2.500 media di casi all’anno.

    Un tema attuale che fa riferimento a uso di parole lesive, insulti, minacce, aggressioni psicologiche e aggressioni fisiche.


    Le cure palliative sono l'insieme dei trattamenti e degli interventi assistenziali che si mettono in pratica durante la fase ultima della vita di una persona. 

    Trasporto o sostegno di un carico, ad opera di uno o più lavoratori, (compreso sollevare, deporre, spingere, tirare, portare o spostare) che, per caratteristiche o condizioni ergonomiche sfavorevoli, comporta rischi di patologie  da sovraccarico biomeccanico, in particolare dorso lombari (patologie delle strutture osteoarticolari, muscolotendinee e nervovascolari).


    ·        GENERALITA’

    ·        FATTORI DI RISCHIO

    ·        SCALE DI VALUTAZIONE

    ·        PREVENZIONE

    ·        RIABILITAZIONE

    ·        RESPONSABILITA’

    ·        MISURE DI CONTENZIONE E ALTERNATIVE


    La violenza nei luoghi di lavoro è ormai riconosciuta sin dal 2002 come un importante problema di salute pubblica nel mondo (World Health Or­ganization, 2002).

    Il National Institute of Occupational Safety and Health (NIOSH) defi­nisce la violenza nel posto di lavoro come “ogni aggressione fisica, comportamento minaccioso o abuso verbale che si verifica nel po­sto di lavoro”.

    Gli atti di violenza consistono nella maggior parte dei casi in eventi sostanziati da  aggressione o tentativo di aggressione, fisica o verbale, quale quella realizzata con uso di un linguaggio offensivo tra i professionisti o a carico dei professionisti.

    La attivazione di una specifica e interattiva formazione può oggi rappresentare  un valido strumento utile a prevenire e governare escalation di impropri conflitti o violenze, motivare coordinatori professionisti e figure di supporto ad aumentare le attenzioni a questo fenomeno, ad aumentare  la sicurezza sul posto di lavoro e rasserenare il  clima  organizzativo.


    Definizione del rprofilo dell'OSS e dell'OSS-FC - Normativa di riferimento

    La presa in cura e i piani assistenziali: ad ognuno i suo ruolo per valorizzare le professioni

    Le responsabilità condivise e professionali 


    Descrizione del modello organizzativo della struttura

    Utilizzo delle risorse umane in una organizzazione che sceglie la qualità dell'assistenza

    L'organizzazione e la comunicazione

    Esercitazioni individuali e di gruppo

    1.Cenni di anatomia e fisiologia

    2.Ciclo minzionale e continenza

    3.Definire l’incontinenza urinaria

    4.Prevalenza nella donna e nell’uomo

    5.Ricadute sulla persona

    6.L’incontinenza urinaria nell’anziano

    7.Strategie per la gestione del problema

    8.Forme di incontinenza urinaria

    9.L’approccio multidimensionale

    10.Presidi per l’incontinenza e corretto utilizzo

    11.Scelta del presidio

    12.Diario Minzionale e Lista incontinenti

    13.Uso corretto dei presidi – consigli utili

    14.Conclusioni

    Il primo soccorso è l’aiuto che chiunque può prestare a una o più persone vittime di un incidente o di un malore, nell’attesa che intervenga un soccorso sanitario qualificato.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Condividere l’opportunità di sostare in una tematica complessa e di riflettere sulle connessioni nel sistema derivate da un’azione di umanizzazione della cura in particolare con l’ospite affetto da SLA

    Chi vive  fatica ad  accettare la morte, tuttavia deve affrontarla.

    Emozioni umori e sentimenti fanno parte dei vissuti degli ospiti, dei familiari, degli operatori sanitari.

    In questi ultimi anni la solitudine dei professionisti, degli operatori di supporto, l’ isolamento vissuto dai familiari ci portano a riflettere.

    La relazioni anche emotive  tra professionisti ospiti  e familiari rappresentano, nell’ accompagnare dignitosamente l’ ospite al fine vita,  l’ anima del clima assistenziale capace di alleviare, se orientato a principi  etici e  deontologici, dolore  e sofferenze soprattutto nelle delicate fasi così delicate.

    La attivazione di una specifica formazione può rappresentare  un valido strumento utile a migliorare  vissuti, comunicazioni e comportamenti nelle realtà sociosanitarie, ma anche  creare progetti assistenziali idonei ai diversi e fragili contesti .


    Per disfagia si intende un’alterazione del processo della deglutizione, conseguente a specifiche malattie, si manifesta come sintomo di difficoltà, rallentamento e/o incapacità a deglutire gli alimenti e in taluni casi anche la saliva.

    La nutrizione e l'alimentazione sono parte della terapia per il paziente anziano istituzionalizzato pertanto la conoscenza dei principi di dietetica e di igiene permette di confezionare correttamente il vitto con un conseguente risvolto positivo sulla condizione clinica. Le grammature della porzione e le consistenze dei cibi sono "prescrizioni" mediche, che il personale addetto alla gestione del pasto deve saper formulare. Il corso quindi si propone di formare il personale e provare sul campo a ottimizzare il vitto proposto, considerando i diversi fabbisogni di un anziano per prevenire e ridurre l’incidenza di malnutrizione.

    L'incontinenza urinaria è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina. Si tratta di una situazione di estremo disagio, soprattutto dal punto di vista sociale e relazionale.


    corsi di formazione sul Decreto legislativo 231 del 2001 sono rivolti a tutti i dipendenti e i collaboratori aziendali, interni ed esterni, delle imprese in cui è applicato un modello organizzativo e gestionale per la prevenzione dei reati previsti dal D. Lgs. 231/2001.

    Per TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI, invece, si intende qualsiasi operazione o insieme di operazioni, compiute con o senza l'ausilio di processi automatizzati e applicate a dati personali o insiemi di dati personali, come la raccolta, la registrazione, l'organizzazione, la strutturazione, la conservazione, l'adattamento o la modifica, l'estrazione, la consultazione, l'uso, la comunicazione mediante trasmissione, diffusione o qualsiasi altra forma di messa a disposizione, il raffronto o l'interconnessione, la limitazione, la cancellazione o la distruzione. (art. 4 del Reg. UE 2016/679)

    La nutrizione e l'alimentazione come parte della terapia per il paziente anziano

    Il corso ha lo scopo di fornire ai partecipanti le competenze essenziali per movimentare i carichi in condizioni di sicurezza.

    Col termine modello assistenziale si fa riferimento ad un insieme di regole che controllano il funzionamento dell’organizzazione la quale è direttamente legata alla mission dichiarata da ogni Servizio Infermieristico aziendale. Lo scopo dei modelli assistenziali è quello di sfruttare al massimo le risorse infermieristiche disponibili cercando di garantire la sicurezza e la qualità nelle cure. I modelli variano in termini di schema organizzativo, scopo e contesto in cui vengono applicati. I modelli di organizzazione dell’assistenza infermieristica sono influenzati da: scenario politico della sanità, risposte che l’organizzazione intende dare ai propri pazienti, valore della professione infermieristica (tutti finalizzati a dare una risposta pertinente ai bisogni specifici dei singoli cittadini e della collettività).


    La relazione come chiave di volta nella cura per instaurare un'adeguata ed efficace assistenza.

    "Il dolore è una esperienza sensoriale ed emozionale spiacevole, associata ad un danno tissutale, in atto o potenziale o descritti in termine di tale danno." (International Association for the Study of Pain)

    Il team building letteralmente è la “creazione del gruppo”.

    Con questo termine inglese, si indica un insieme di attività e metodologie tese a formare, rafforzare ed ottimizzare i gruppi di lavoro per aumentare la coesione tra colleghi, aumentare la produttività, in poche parole per lavorare bene con gli altri.

    Ogni azienda dovrebbe avere tra i suoi obiettivi centrali la valorizzazione delle risorse umane, l’analisi delle necessità di ognuno e rispondere prontamente alle problematiche interne che si possono presentare.

    Per creare questa empatia che differenzia un vero Team da un gruppo di persone che lavorano insieme esistono interventi formativi e tecniche specifiche su comunicazione, ascolto attivo, capacità di problem solving e decision making, gestione dello stress e abilità di condivisione.

    La comunicazione è lo strumento elettivo che permette all’individuo di stabilire e mantenere relazioni con i suoi simili, essa è un’abilità che può essere migliorata, allenata ed eventualmente modificata. Se si accetta che il comunicare rappresenta non solo inviare messaggi, ma anche un’occasione per costruire relazioni efficaci, allora si potrebbe decidere di lavorare su stessi attraverso l’accrescimento e lo sviluppo delle abilità comunicative.

    La carenza comunicativa diventa ancora più significativa in quegli ambiti professionali in cui la relazione, e quindi la comunicazione, occupa uno spazio predominante, come nel contesto sanitario.

    E’ necessario allora la creazione di nuovi strumenti e metodologie per gli operatori i cui ambiti professionali si basano sulla comunicazione interpersonale. Riconoscendo l’importanza della comunicazione e della coesione tra colleghi e della condivisione in ambito sanitario, si può favorire un clima funzionale e adeguato per un efficace lavoro d’equipe, una migliore gestione dei conflitti e un’efficienza maggiore nella realizzazione degli obiettivi professionali.


    Lo stress lavoro-correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell'ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste, portando inevitabilmente nel medio-lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi.

    Negli ultimi decenni è in atto un profondo cambiamento nel rapporto tra la medicina e la comunità, che interessa diversi aspetti. Ciò che viene chiamata “umanizzazione delle cure” altro non è che l’attenzione a 360° del paziente preso in carico, senza sottovalutare alcun aspetto, soprattutto quelli psicologici e relazionali. Significa, nella quotidianità, non isolare la pratica clinica da un trattamento complessivo della persona e un ascolto concreto dei suoi bisogni e delle sue necessità. Così come è palese la volontà di abbattere le distanze tra medico e paziente, è altrettanto visibile la tendenza a rendere gli ambienti ambulatoriali e ospedalieri sempre meno asettici, più abitabili ed accoglienti. Una nuova visione di sanità, fatta di persone che curano persone.

    L’ umanizzazione delle pratiche assistenziali esalta lo spessore delle professionalità; pertanto, l'attivazione di una specifica formazione può oggi rappresentare un valido strumento utile a migliorare comunicazioni e comportamenti, ma anche a creare progetti comunicativi assistenziali idonei ai diversi contesti e ad offrire ai professionisti autorevolezza e dignità’.



    Il  corso  si  pone  lo  scopo  di  riflettere  sul  lavoro assistenziale in collaborazione con le figure di supporto. Verranno analizzate le fonti normative e discussa la loro evoluzione;  si  affronterà  il  tema  della  responsabilità nella   pianificazione   e   nell'attuazione   delle   attività assistenziali;  infine  verranno  presentati  alcuni  metodi  e strumenti  a  supporto  dell'integrazione  e  del  lavoro  di èquipe.


    La cute è un organo spesso trascurato nel mondo della medicina; appare indispensabile rivalutarlo e capire la sua fondamentale funzione anatomica. Epidermide, derma e ipoderma sono solo alcuni nomi che abbiamo sentito nei nostri studi ma mai direttamente valutati con attenzione. Lo studio anatomico della cute appare quindi d’estrema importanza per meglio comprendere le lesioni da pressione. La ricerca di una definizione di lesione da pressione accettata in ambito europeo ed internazionale appare d’indiscussa utilità per capire il sintomo ulcera. L’ulcera, infatti, non è una malattia ma un sintomo, degno d’interesse, di una situazione clinica complessa che se trascurata può generare complicazioni sistemiche anche molto gravi. La stadiazione EPUAP è fondamentale per comprendere la lesione e monitorarne i risultati, ma la stadiazione da sé non basterà se non saremo stati in grado di comprendere anche le più piccole variazioni che fanno parte integrante del complesso di valutazione della lesione stessa. Infezione, colonizzazione critica, odore, sanguinamento e dolore, sono solo alcuni dei parametri da valutare in un’attenta lettura della lesione dal quale scaturisce un corretto approccio alla medicazione e alla cura migliore. I protocolli di medicazione sono un ulteriore passo da comprendere per approcciarsi correttamente alla lesione. Il variegato mondo delle medicazioni che spazia da quelle tradizionali a quelle avanzate, secondo il principio della guarigione in ambiente umido, ha bisogno di essere correttamente studiato per migliorare tempi di guarigione, qualità di vita, costi e benefici del sintomo ulcera. Se è vero che sulla lesione ci dobbiamo soffermare attentamente, è altrettanto doveroso ricordare che è fondamentale valutare la persona portatrice di lesioni da pressione in modo olistico e multidisciplinare.

    Il presente corso, aiuterà a comprendere fin dove è possibile intervenire con efficacia e con quale approccio è necessario curare i pazienti.


    Negli ultimi decenni è in atto un profondo cambiamento nel rapporto tra la medicina e la comunità, che interessa diversi aspetti. Ciò che viene chiamata “umanizzazione delle cure” altro non è che l’attenzione a 360° del paziente preso in carico, senza sottovalutare alcun aspetto, soprattutto quelli psicologici e relazionali. Significa, nella quotidianità, non isolare la pratica clinica da un trattamento complessivo della persona e un ascolto concreto dei suoi bisogni e delle sue necessità. Così come è palese la volontà di abbattere le distanze tra medico e paziente, è altrettanto visibile la tendenza a rendere gli ambienti ambulatoriali e ospedalieri sempre meno asettici, più abitabili ed accoglienti. Una nuova visione di sanità, fatta di persone che curano persone.

    L’ umanizzazione delle pratiche assistenziali esalta lo spessore delle professionalità; pertanto, l'attivazione di una specifica formazione può oggi rappresentare un valido strumento utile a migliorare comunicazioni e comportamenti, ma anche a creare progetti comunicativi assistenziali idonei ai diversi contesti e ad offrire ai professionisti autorevolezza e dignità’.



    Nell'evoluzione di una forma di demenza subentrano disturbi cognitivi a cui si accompagnano i disturbi comportamentali

    Nell'evoluzione di una forma di demenza subentrano disturbi cognitivi a cui si accompagnano i disturbi comportamentali

    Lo stress lavoro-correlato può essere definito come la percezione di squilibrio avvertita dal lavoratore quando le richieste dell'ambiente lavorativo eccedono le capacità individuali per fronteggiare tali richieste, portando inevitabilmente nel medio-lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi.

    Analizzare il concetto di contenzione e protezione 

    Descrivere la normativa di riferimento 

    Analizzare gli aspetti etici e deontologici

    Definire le responsabilità

    Proporre riflessioni sugli ambiti di competenza dell’équipe e sui percorsi decisionali nei vari contesti dalla raccolta dati alla valutazione della persona assistita  

    Ridurre/eliminare la contenzione meccanica  

    Gestire la contenzione come ultima scelta

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Le esigenze degli assistiti e dei familiari spesso non collimano con le possibili risposte dei professionisti ed i stringenti nuovi orientamenti.

    La stanchezza cognitiva, i bias, le euristiche, chiediamo alla psicologia cognitiva.

    Cosa accade nella mente del professionista, umori, emozioni e sentimenti.

    La qualità e l’ efficienza, unitamente ad una comunicazione condivisa tra colleghi rappresentano l’anima del clima organizzativo e del percepito assistenziale.

    Come aiutarci a superare i momenti difficili? Qual è il ruolo dell’intelligenza emotiva?

    Quale domani per il professionista?

    Conoscere il valore  del lavorare in equipe e governare il cambiamento  nelle realtà sociosanitarie


      Le emozioni svolgono una parte essenziale nel rapporto tra l’individuo e l’ambiente, e presentano aspetti e componenti diverse


    Sviluppare le competenze degli operatori sanitari e socio sanitari nell'identificazione delle persone a rischio di contenzione fisica.

    Il professionista sceglie in autonomia e si assume la responsabilità delle sue scelte

    Il corso si rivolge tutti i professionisti che lavorano in team e che intendano apprendere come gestire emozioni.


    Il corso verte sulla comunicazione che deve avvenire a tutti i livelli, tra gli operatori, tra operatori pazienti e familiari, con la dirigenza aziendale e con i media.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto della normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla norma vigente.

    Il D.lgs 231 tratta la disciplina della responsabilità amministrativa degli enti per reati commessi nel proprio interesse e vantaggio da soggetti apicali o sottoposti alla vigilanza della direzione

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente

    Nell'evoluzione di una forma di demenza subentrano disturbi cognitivi a cui si accompagnano i disturbi comportamentali

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il TQM (Total Quality Management) è un approccio manageriale centrato sulla Qualità.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    La caduta e l’equilibrio instabile rappresentano il più comune evento avverso negli ospedali, nelle strutture residenziali e a domicilio, causando tassi di mortalità e morbilità elevati, oltre a contribuire alla limitazione della mobilità (per motivi talvolta legati a sicurezza, ansia e depressione) e quindi alla precoce istituzionalizzazione dell’anziano.

    Questo fenomeno in età geriatrica è sicuramente molto rilevante sia come dato epidemiologico che come fattore influente sulla salute psico-fisica di ogni singolo paziente, rappresentando spesso anche un sintomo di quella fragilità che mette a rischio l’autosufficienza e la salute stessa del paziente.

    Varie sono le statistiche riportate a tale proposito: merita sottolineare come le cadute in ambito ospedaliero siano contenute considerando l’intera popolazione, aumentando vertiginosamente considerando invece la sola popolazione anziana. Infatti, si calcola che l’incidenza delle cadute nelle case di riposo, case di cura e negli ospedali sia 2-3 volte superiore rispetto a quella delle cadute che avvengono nell’abitazione, e che anche le complicanze siano maggiori. 

    L'operatore quindi, sia nel caso di assistenza domiciliare che in reparto o in struttura, deve agire su più campi. 

    Scopo della presente attività formativa, è quello di sensibilizzare gli operatori sanitari sul problema delle cadute, fornendo loro le linee guida essenziali, utili per la gestione di tale rischio clinico.


    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    La caduta e l’equilibrio instabile rappresentano il più comune evento avverso negli ospedali, nelle strutture residenziali e a domicilio, causando tassi di mortalità e morbilità elevati, oltre a contribuire alla limitazione della mobilità (per motivi talvolta legati a sicurezza, ansia e depressione) e quindi alla precoce istituzionalizzazione dell’anziano.

    Questo fenomeno in età geriatrica è sicuramente molto rilevante sia come dato epidemiologico che come fattore influente sulla salute psico-fisica di ogni singolo paziente, rappresentando spesso anche un sintomo di quella fragilità che mette a rischio l’autosufficienza e la salute stessa del paziente.

    Varie sono le statistiche riportate a tale proposito: merita sottolineare come le cadute in ambito ospedaliero siano contenute considerando l’intera popolazione, aumentando vertiginosamente considerando invece la sola popolazione anziana. Infatti, si calcola che l’incidenza delle cadute nelle case di riposo, case di cura e negli ospedali sia 2-3 volte superiore rispetto a quella delle cadute che avvengono nell’abitazione, e che anche le complicanze siano maggiori. 

    L'operatore quindi, sia nel caso di assistenza domiciliare che in reparto o in struttura, deve agire su più campi. 

    Scopo della presente attività formativa, è quello di sensibilizzare gli operatori sanitari sul problema delle cadute, fornendo loro le linee guida essenziali, utili per la gestione di tale rischio clinico.


    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso di svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso ha lo scopo di fornire ai partecipanti le competenze essenziali per movimentare i carichi in condizioni di sicurezza.

    Le terapie non farmacologiche sono indicate per la assistenza dei pazienti con demenza in particolare per il controllo dei disturbi del comportamento.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Una corretta percezione del clima interno ad un’organizzazione è essenziale per migliorare la qualità del lavoro, per assicurare adeguati livelli di performance degli operatori, per fornire nuove opportunità di sviluppo professionale.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il presente corso si propone di illustrare le procedure di vestizione e svestizione dai DPI utilizzati dal personale socio-sanitario in seguito all'emergenza COVID-19

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.



    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

    Il corso si svolgerà secondo quanto previsto dalla normativa vigente.



    Il corso ha lo scopo di trasferire le conoscenze necessarie per motivare e gestire il proprio team di lavoro.

    «I CONFLITTI SONO SEMPRE UN SEGNALE IMPORTANTE DI QUALCOSA CHE NON VA PIÙ E CHE DEVE ESSERE MODIFICATO, UN'OPPORTUNITÀ’ PER SVILUPPARE E MIGLIORARE I RAPPORTI RECIPROCI. E’ IL MODO IN CUI IL CONFLITTO VIENE AFFRONTATO A STABILIRE SE QUESTA OPPORTUNITÀ’ VENGA COLTA  O NO.»

    (Besemer 1999, pag. 21)

    I conflitti sono inevitabili in qualsiasi contesto della vita quotidiana, per questo bisogna essere in grado di riconoscerli, gestirli e risolverli in chiave positiva. È importante vederli come espressione di visioni differenti e momenti di crescita individuale, o addirittura come possibilità di migliorare le proprie relazioni attraverso una comunicazione più efficace. Una corretta gestione dei conflitti è determinante sia nella sfera privata, sia nell'ambito lavorativo; in tal caso l'ambito di competenza è quello organizzativo sanitario.

    Il seguente corso, attraverso una disanima delle tipologie di conflitto e delle situazioni che possono generarlo, ha lo scopo di fornire ai partecipanti le conoscenze più appropriate per gestire al meglio situazioni di questo tipo, operando anche in una logica di prevenzione. Mediante un’analisi dei casi conflittuali e la costruzione di metodi di governo organizzativo, si diminuiranno le incomprensioni e, allo stesso tempo, si consolideranno gli ambiti di responsabilità. L’accrescimento della consapevolezza individuale rispetto al proprio modo di vivere tali situazioni, porterà ad un’implementazione di competenze comportamentali, comunicative e relazionali. Al termine del corso i partecipanti, una volta riconosciuti gli eventi conflittuali, saranno in grado di assumere un atteggiamento positivo e pro attivo, per operare con soddisfazione professionale e personale.